Difference between revisions of "La logica del linguaggio classico"

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{{ArtBy|
| autore = Gianni Frisardi
| autore2 = Riccardo Azzali
| autore3 = Flavio Frisardi
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[[File:Spasmo emimasticatorio assiografia.jpg|left|200px]]
'''Abstract:''' Negli ultimi anni, il campo della medicina ha assistito a un'evoluzione significativa nella modalità con cui le informazioni cliniche vengono interpretate e utilizzate. Il passaggio da un linguaggio clinico tradizionale a forme più avanzate di comunicazione, come il linguaggio informatico e la logica matematica, rappresenta una svolta cruciale nell'ambito della diagnosi e del trattamento medico. Questo documento esplora l'intersezione tra il linguaggio medico classico e le tecnologie informatiche, con un focus particolare sulla biologia cranio-facciale e l'epigenetica, per evidenziare come questi strumenti possano migliorare la precisione diagnostica e l'efficacia terapeutica.
Il capitolo inizia esaminando la transizione dal linguaggio clinico tradizionale al linguaggio informatico cifrato nel contesto della medicina. Si sottolinea l'importanza del tempo come vettore di informazioni e si introduce l'idea di utilizzare un linguaggio macchina per comprendere meglio i sintomi medici.


Si riconosce la validità del linguaggio clinico tradizionale, radicato nella realtà clinica e già dimostrato come autorevole nella diagnosi. Tuttavia, si evidenzia l'opportunità di validare la scienza medica diagnostica attraverso l'approccio al linguaggio macchina e al sistema.
Attraverso l'analisi di studi pionieristici e casi clinici specifici, il testo mette in luce l'importanza di un approccio interdisciplinare e l'impiego di metodologie logiche avanzate nella pratica medica. Si discute inoltre la necessità di un linguaggio logico flessibile, capace di adattarsi alle complessità e alle sfumature incontrate quotidianamente dai professionisti del settore sanitario. L'obiettivo è duplice: da un lato, validare ulteriormente la scienza medica diagnostica attraverso nuovi strumenti di analisi; dall'altro, rimanere aperti e reattivi di fronte all'evoluzione continua della ricerca e delle conoscenze mediche.


Si passa quindi ad esaminare il campo della biologia cranio-facciale, citando uno studio di Townsend e Brook che solleva questioni fondamentali nella ricerca cranio-facciale. Si discute l'importanza dell'approccio interdisciplinare e l'avanzamento tecnologico nel campo, compresa la sequenziamento del gene e l'imaging diagnostico avanzato.
In definitiva, il documento si propone di fornire una panoramica illuminante sulle potenzialità offerte dall'integrazione tra linguaggio medico classico e innovazioni tecnologiche, spingendo verso una maggiore precisione nella cura del paziente e una più ampia comprensione dei meccanismi biologici alla base delle condizioni cliniche.


Viene evidenziato il ruolo dell'epigenetica e della fenomica nel determinare le variazioni nella forma e nella funzione cranio-facciale, con riferimento a diversi studi e autori che approfondiscono questo argomento.
Successivamente, si affronta un caso clinico riguardante una paziente con dolore orofacciale e si esamina come la logica classica del linguaggio viene applicata per formulare una diagnosi e un trattamento, utilizzando predicati e inferenze logiche.
Si analizzano i dati strumentali e clinici relativi al caso, evidenziando come vengano utilizzate regole logiche per confermare o smentire le ipotesi diagnostiche.
Infine, si solleva la necessità di un linguaggio logico più flessibile e adattabile alle sfumature della pratica clinica, e si sottolinea l'importanza di rimanere aperti all'evoluzione della ricerca e delle conoscenze mediche. Si discute la possibilità che nuove scoperte possano mettere in discussione le attuali convinzioni e richiedere un adattamento del linguaggio logico utilizzato in medicina.
{{ArtBy|
| autore = Gianni Frisardi
| autore2 = Riccardo Azzali
| autore3 = Flavio Frisardi
}}
==Introduzione==
==Introduzione==
Nel capitolo precedente, dedicato alla "[[Logica del linguaggio medico: introduzione alla probabilità quantistica nel sistema masticatorio|Logica del linguaggio medico]]", abbiamo cercato di spostare l'attenzione dal sintomo o dai segni clinici verso un linguaggio macchina criptato. In questo contesto, le argomentazioni di Donald E. Stanley, Daniel G. Campos e Pat Croskerry risultano particolarmente pertinenti, soprattutto quando connesse al concetto di tempo '''<math>t_n</math>''' come vettore di informazione (che anticipa il sintomo) e alla considerazione del messaggio come linguaggio macchina anziché come linguaggio verbale).<ref>{{Cite book  
Nel capitolo precedente, dedicato alla "[[Logica del linguaggio medico: introduzione alla probabilità quantistica nel sistema masticatorio|Logica del linguaggio medico]]", abbiamo cercato di spostare l'attenzione dal sintomo o dai segni clinici verso un linguaggio macchina criptato. In questo contesto, le argomentazioni di Donald E. Stanley, Daniel G. Campos e Pat Croskerry risultano particolarmente pertinenti, soprattutto quando connesse al concetto di tempo '''<math>t_n</math>''' come vettore di informazione (che anticipa il sintomo) e alla considerazione del messaggio come linguaggio macchina anziché come linguaggio verbale).<ref>{{Cite book  
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----Un altro argomento di notevole interesse nell'ambito della 'Biologia Craniofacciale' è la consapevolezza che i sistemi biologici sono considerati 'Sistemi Complessi'.<ref>{{Cite book  
Un altro argomento di notevole interesse nell'ambito della 'Biologia Craniofacciale' è la consapevolezza che i sistemi biologici sono considerati 'Sistemi Complessi'.<ref>{{Cite book  
  | autore = Brook AH
  | autore = Brook AH
  | autore2 = Brook O'Donnell M
  | autore2 = Brook O'Donnell M
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  | OCLC =  
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----In questa rassegna era imprescindibile includere discussioni sulle influenze genetiche, epigenetiche e ambientali che, durante la morfogenesi, conducono a variazioni nel numero, nelle dimensioni e nella forma dei denti,<ref>{{Cite book  
 
In questa rassegna era imprescindibile includere discussioni sulle influenze genetiche, epigenetiche e ambientali che, durante la morfogenesi, conducono a variazioni nel numero, nelle dimensioni e nella forma dei denti,<ref>{{Cite book  
<nowiki> </nowiki><nowiki>|</nowiki> autore = Brook AH
<nowiki> </nowiki><nowiki>|</nowiki> autore = Brook AH
<nowiki> </nowiki><nowiki>|</nowiki> autore2 = Jernvall J
<nowiki> </nowiki><nowiki>|</nowiki> autore2 = Jernvall J
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"Le proposizioni più semplici possono essere combinate tra loro per formare proposizioni nuove e più complesse attraverso l'uso di operatori logici e connettivi quantificatori. Questi strumenti della logica permettono di costruire affermazioni più ampie partendo da concetti di base, facilitando così la formulazione di teoremi e dimostrazioni in matematica e in altre discipline che richiedono precisione e rigore.
"Le proposizioni più semplici possono essere combinate tra loro per formare proposizioni nuove e più complesse attraverso l'uso di operatori logici e connettivi quantificatori. Questi strumenti della logica permettono di costruire affermazioni più ampie partendo da concetti di base, facilitando così la formulazione di teoremi e dimostrazioni in matematica e in altre discipline che richiedono precisione e rigore.


Gli operatori logici fondamentali includono:<ref><!--68-->For the sake of simplicity of exposition and reading, we will deal in this chapter with the ''symbol of belonging'', the ''symbol of consequence'' and the "''such that''" as if they were quantifiers and connectives of propositions in classical logic.<br><!--69-->Strictly speaking, within classical logic they should not be treated as such, but even if we do, this does not absolutely change the meaning of the speech and no inconsistencies of any kind are created.</ref>
Gli operatori logici fondamentali includono:


* '''Congiunzione''', indicata dal simbolo <math>\land</math> (e): rappresenta l'operazione logica "E". Una proposizione composta formata da due proposizioni congiunte con "e" è vera solo se entrambe le proposizioni sono vere.
* '''Congiunzione''', indicata dal simbolo <math>\land</math> (e): rappresenta l'operazione logica "E". Una proposizione composta formata da due proposizioni congiunte con "e" è vera solo se entrambe le proposizioni sono vere.
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Combinando questi strumenti, è possibile costruire proposizioni complesse che servono come fondamento per argomentazioni logiche e ragionamenti matematici, eliminando le ambiguità tipiche del linguaggio comune e fornendo una struttura chiara per l'analisi e la dimostrazione."
Combinando questi strumenti, è possibile costruire proposizioni complesse che servono come fondamento per argomentazioni logiche e ragionamenti matematici, eliminando le ambiguità tipiche del linguaggio comune e fornendo una struttura chiara per l'analisi e la dimostrazione."
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===Dimostrazione per assurdo===
===Dimostrazione per assurdo===


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Quanto brevemente descritto sinora rappresenta la logica delle proposizioni, che afferma qualcosa riguardo oggetti matematici specifici. Esempi di proposizioni includono: "2 è maggiore di 1, dunque 1 è minore di 2" o "un quadrato non ha 5 lati, quindi non può essere un pentagono". Spesso, tuttavia, le affermazioni matematiche non si limitano a singoli oggetti, ma si riferiscono a oggetti generici all'interno di un insieme, come nell'espressione "gli elementi ''<math>X</math>'' sono più alti di 2 metri", dove ''<math>X</math>'' indica un gruppo generico (per esempio, tutti i giocatori di pallavolo). In questi casi, si parla di predicati.
Quanto brevemente descritto sinora rappresenta la logica delle proposizioni, che afferma qualcosa riguardo oggetti matematici specifici. Esempi di proposizioni includono: "2 è maggiore di 1, dunque 1 è minore di 2" o "un quadrato non ha 5 lati, quindi non può essere un pentagono". Spesso, tuttavia, le affermazioni matematiche non si limitano a singoli oggetti, ma si riferiscono a oggetti generici all'interno di un insieme, come nell'espressione "gli elementi ''<math>X</math>'' sono più alti di 2 metri", dove ''<math>X</math>'' indica un gruppo generico (per esempio, tutti i giocatori di pallavolo). In questi casi, si parla di predicati.


Intuitivamente, un predicato è una frase che concerne un insieme di elementi (che, nel nostro contesto medico, sarebbero i pazienti) e formula un'affermazione su di loro.
Intuitivamente, un predicato è una frase che concerne un insieme di elementi (che, nel nostro contesto medico, sarebbero i pazienti) e formula un'affermazione su di loro.{{q2|Allora, è Mary Poppins affetta da TMD o no?|vediamo cosa ci dice la logica del linguaggio classico}}
----{{q2|Allora, è Mary Poppins affetta da TMD o no?|vediamo cosa ci dice la logica del linguaggio classico}}


Oltre alle conferme derivate dalla logica del linguaggio medico discussa nel capitolo precedente, il dentista acquisisce ulteriori dati strumentali che rafforzano la sua diagnosi. Questi test includono l'analisi dei tracciati assiografici, ottenuti mediante l'uso di una forchetta paraocclusale funzionale su misura. Questo strumento permette la visualizzazione e la quantificazione dei tracciati condilari durante le funzioni masticatorie. Come dimostrato in Figura 4, l'appiattimento delle tracce condilari sul lato destro, sia nella cinetica masticatoria mediotrusiva (indicata in verde) che nei cicli di apertura e protrusione (in grigio), conferma l'appiattimento anatomico e funzionale dell'ATM destra durante la dinamica della masticazione.
Oltre alle conferme derivate dalla logica del linguaggio medico discussa nel capitolo precedente, il dentista acquisisce ulteriori dati strumentali che rafforzano la sua diagnosi. Questi test includono l'analisi dei tracciati assiografici, ottenuti mediante l'uso di una forchetta paraocclusale funzionale su misura. Questo strumento permette la visualizzazione e la quantificazione dei tracciati condilari durante le funzioni masticatorie. Come dimostrato in Figura 4, l'appiattimento delle tracce condilari sul lato destro, sia nella cinetica masticatoria mediotrusiva (indicata in verde) che nei cicli di apertura e protrusione (in grigio), conferma l'appiattimento anatomico e funzionale dell'ATM destra durante la dinamica della masticazione.
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  | DOI = 10.12659/MSM.883927
  | DOI = 10.12659/MSM.883927
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
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==2° Approccio Clinico==
==2° Approccio Clinico==
(Passa il mouse sopra le immagini)
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File:Spasmo emimasticatorio assiografia.jpg|'''Figura 5:''' Assiografia del paziente evidenziando un appiattimento del pattern masticatorio a livello del condilo destro.
File:Spasmo emimasticatorio assiografia.jpg|'''Figura 5:''' Assiografia del paziente evidenziando un appiattimento del pattern masticatorio a livello del condilo destro.
File:EMG2.jpg|'''Figura 6:''' Attività interferente EMG. Tracce superiori sovrapposte corrispondenti al massetere destro, in basso al massetere sinistro.
File:EMG2.jpg|'''Figura 6:''' Attività interferente EMG. Tracce superiori sovrapposte corrispondenti al massetere destro, in basso al massetere sinistro.
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=====Proposizioni nel contesto odontoiatrico=====
=====Proposizioni nel contesto odontoiatrico=====
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Stabiliamo che per ogni paziente normale <math>\mathrm{\mathcal{A}}(\text{x})</math>, se risulta positivo all'esame radiografico dell'ATM <math>\mathrm{\mathcal{A}}(\text{x})</math> [vedi Figure 2 e 3], allora è affetto da TMD<math>\rightarrow\mathrm{\mathcal{B}}(\text{x})</math>. Di conseguenza <math>\vdash</math> se Mary Poppins risulta positiva (e viene considerata un "paziente normale") all'esame radiografico dell'ATM <math>A(a)</math>, segue che anche lei è affetta da TMD <math>\rightarrow \mathcal{B}(a)</math>. Questo può essere formalmente espresso come:
Stabiliamo che per ogni paziente normale <math>\mathrm{\mathcal{A}}(\text{x})</math>, se risulta positivo all'esame radiografico dell'ATM <math>\mathrm{\mathcal{A}}(\text{x})</math> [vedi Figure 2 e 3], allora è affetto da TMD<math>\rightarrow\mathrm{\mathcal{B}}(\text{x})</math>. Di conseguenza <math>\vdash</math> se Mary Poppins risulta positiva (e viene considerata un "paziente normale") all'esame radiografico dell'ATM <math>A(a)</math>, segue che anche lei è affetta da TMD <math>\rightarrow \mathcal{B}(a)</math>. Questo può essere formalmente espresso come:
{| class="wikitable"
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|<math>\{a \in x \mid \forall \text{x} \; A(\text{x}) \rightarrow {B}(\text{x}) \vdash A( a)\rightarrow B(a) \}                         
|<math>\{a \in x \mid \forall \text{x} \; A(\text{x}) \rightarrow {B}(\text{x}) \vdash A( a)\rightarrow B(a) \}                         
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Per verificare la veridicità di questa proposizione, ricorriamo alla dimostrazione per assurdo. Se la negazione della proposizione genera una contraddizione, possiamo concludere che l'ipotesi originale del dentista è corretta:
Per verificare la veridicità di questa proposizione, ricorriamo alla dimostrazione per assurdo. Se la negazione della proposizione genera una contraddizione, possiamo concludere che l'ipotesi originale del dentista è corretta:
{| class="wikitable"
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|<math>\urcorner\{a \in x \mid \forall \text{x} \; A(\text{x}) \rightarrow {B}(\text{x}) \vdash A( a)\rightarrow B(a) \}</math>
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Il dentista ritiene che questa affermazione, basata sulle premesse fornite, costituisca una contraddizione, confermando quindi la validità dell'affermazione principale.
Il dentista ritiene che questa affermazione, basata sulle premesse fornite, costituisca una contraddizione, confermando quindi la validità dell'affermazione principale.
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===Proposizioni nel contesto neurologico===
===Proposizioni nel contesto neurologico===


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La posizione del neurologo può essere formalizzata come segue:
La posizione del neurologo può essere formalizzata come segue:
{| class="wikitable"
{|
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|<math>\{a \not\in x \mid \forall \text{x} \; A(\text{x}) \rightarrow {B}(\text{x}) \and A( a)\rightarrow \urcorner B(a) \}</math>
|<math>\{a \not\in x \mid \forall \text{x} \; A(\text{x}) \rightarrow {B}(\text{x}) \and A( a)\rightarrow \urcorner B(a) \}</math>
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Questa affermazione (3) sostiene che potrebbe esistere un paziente con esito positivo alla TC dell'ATM che non soffre di DTM. Per validare questa ipotesi attraverso la dimostrazione per assurdità, consideriamo la sua negazione:
Questa affermazione (3) sostiene che potrebbe esistere un paziente con esito positivo alla TC dell'ATM che non soffre di DTM. Per validare questa ipotesi attraverso la dimostrazione per assurdità, consideriamo la sua negazione:
{| class="wikitable"
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|<math>\urcorner\{a \not\in x \mid \forall \text{x} \; A(\text{x}) \rightarrow {B}(\text{x}) \and A( a)\rightarrow \urcorner B(a) \}</math>
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#Un insieme di frasi <math>\Im</math> e un numero <math>n\geq1</math> di altre frasi o affermazioni <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n \ )</math> sono logicamente compatibili se, e solo se, l'unione tra loro <math>\Im\cup\{\delta_1,\delta_2.....\delta_n\}</math> è coerente.
#Un insieme di frasi <math>\Im</math> e un numero <math>n\geq1</math> di altre frasi o affermazioni <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n \ )</math> sono logicamente compatibili se, e solo se, l'unione tra loro <math>\Im\cup\{\delta_1,\delta_2.....\delta_n\}</math> è coerente.
#Un insieme di frasi <math>\Im</math> e un numero <math>n\geq1</math> di altre frasi o affermazioni <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n \ )</math> sono logicamente incompatibili se, e solo se, l'unione tra loro <math>\Im\cup\{\delta_1,\delta_2.....\delta_n\}</math> è incoerente.
# Un insieme di frasi <math>\Im</math> e un numero <math>n\geq1</math> di altre frasi o affermazioni <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n \ )</math> sono logicamente incompatibili se, e solo se, l'unione tra loro <math>\Im\cup\{\delta_1,\delta_2.....\delta_n\}</math> è incoerente.




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Data l'evidenza presentata e le dichiarazioni fatte, il dentista può legittimamente affermare che l'insieme delle frasi <math>\Im</math>, e un numero <math>n\geq1</math>di altre asserzioni o dati clinici positivi <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n \ )</math>​ sono logicamente compatibili. Questo perché l'unione tra essi, <math>\Im\cup\{\delta_1,\delta_2.....\delta_n\}</math>, risulta essere coerente.
Data l'evidenza presentata e le dichiarazioni fatte, il dentista può legittimamente affermare che l'insieme delle frasi <math>\Im</math>, e un numero <math>n\geq1</math>di altre asserzioni o dati clinici positivi <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n \ )</math>​ sono logicamente compatibili. Questo perché l'unione tra essi, <math>\Im\cup\{\delta_1,\delta_2.....\delta_n\}</math>, risulta essere coerente.
{{Rossoinizio}} fin qui {{Rossofine}}


{{q2|Seguendo la logica del linguaggio classico, il dentista ha ragione!|Sembrerebbe così! ma attenzione, solo nel proprio contesto dentale!}}
{{q2|Seguendo la logica del linguaggio classico, il dentista ha ragione!|Sembrerebbe così! ma attenzione, solo nel proprio contesto dentale!}}


Questa affermazione è così vera che lo <math>P-value</math> potrebbe essere infinitamente esteso, allargato abbastanza da ottenere uno <math>\alpha=0</math> che gli corrispondente ad un significato infinito, purché rimanga limitato nel suo contesto; eppure, potrebbe non avere nessun valore di significatività in altri contesti come, per esempio, quello neurologico.
Questa affermazione è talmente valida che il valore di <math>P</math> potrebbe essere esteso all'infinito, tanto da raggiungere un <math>\alpha=0</math>, il che corrisponde a un significato infinito, purché si mantenga nel contesto specifico; tuttavia, potrebbe non avere alcun valore di significatività in contesti diversi, come quello neurologico, ad esempio.
 
==Considerazioni finali==
==Considerazioni finali==
In una prospettiva di osservazione di questo tipo, la Logica dei predicati non può che fortificare il ragionamento del dentista e, al tempo stesso, rafforzare il principio del terzo escluso: il principio è rafforzato dalla compatibilità delle affermazioni aggiuntive <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n \ )</math> che garantiscono al dentista una completa coerenza nella diagnosi e nella conferma della frase <math>\Im</math>: La povera Mary Poppins o è affetta da TMD, oppure no.
Nell'ambito di tale osservazione, l'applicazione della Logica dei predicati contribuisce significativamente a rafforzare il processo deduttivo del dentista, consolidando parallelamente il principio del terzo escluso. Questo principio viene enfatizzato dalla coerenza delle affermazioni supplementari <math>(\delta_1,\delta_2,...,\delta_n)</math>, offrendo al dentista una base solida per una diagnosi coerente e per affermare con certezza che 'La povera Mary Poppins è, senza ombra di dubbio, affetta da TMD oppure no'
 
{{q2|e se, con l'avanzare della ricerca, si scoprissero nuovi fenomeni che darebbero ragione al neurologo, invece del dentista?|}}
 
In sostanza, data la compatibilità delle asserzioni <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n \ )</math> affermare coerentemente che il Dolore Orofacciale è causato da un Disturbo Temporomandibolare potrebbe diventare incompatibile se un'altra serie di asserzioni <math>(\gamma_1,\gamma_2,.....\gamma_n \ )</math> si dimostrasse coerente: ciò renderebbe compatibile una diversa frase <math>\Im</math>, la seguente: la povera Mary Poppins potrebbe soffrire di Dolore Orofacciale determinato da un Disturbo Neuromotorio (<sub>n</sub>OP) e non direttamente da Disordini Temporomandibolari?
 
Nell'attuale logica del linguaggio medico, tali affermazioni restano solo affermazioni perché le convinzioni e le opinioni non consentono un conseguente e rapido cambio di mentalità.


Inoltre, tenendo conto del rischio che questo cambiamento comporta, infatti, si potrebbe prendere in considerazione un recente articolo sull'epidemiologia dei disturbi Temporo-Mandibolari<ref>{{cite book
{{q2|E se, con l'avanzare della ricerca, emergessero nuovi fenomeni a sostegno delle teorie del neurologo piuttosto che del dentista?|}}
| autore = LeResche L
| titolo = Epidemiology of temporomandibular disorders: implications for the investigation of etiologic factors
| url = https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9260045/
| volume =
| opera = Crit Rev Oral Biol Med
| anno = 1997
| editore =
| città =
| ISBN =
| PMID = 9260045
| PMCID =
| DOI = 10.1177/10454411970080030401
| oaf = <!-- qualsiasi valore -->
}}</ref> in cui gli autori confermano che, nonostante le differenze metodologiche e di popolazione, il dolore nella regione temporo-mandibolare appare relativamente comune, presente in circa il 10% della popolazione; si può quindi oggettivamente essere indotti ad ipotizzare che la nostra Mary Poppins possa essere inclusa nel 10% dei pazienti citati nello studio epidemiologico, e contestualmente essere classificata come paziente affetta da Dolore Orofacciale da Disturbi Temporomandibolari (DTM).


In conclusione, è evidente che una logica classica del linguaggio, che ha un approccio estremamente dicotomico (o  bianco o nero), non può rappresentare le tante sfumature che si verificano nelle situazioni cliniche reali.
In sostanza, considerando la compatibilità delle asserzioni <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n)</math>, sostenere con coerenza che il Dolore Orofacciale sia causato da un Disturbo Temporomandibolare potrebbe risultare incompatibile se emergesse un altro insieme di asserzioni <math>(\gamma_1,\gamma_2,.....\gamma_n)</math> altrettanto coerenti. Questo scenario aprirebbe la via a una nuova interpretazione <math>\Im</math>: Mary Poppins potrebbe essere affetta da Dolore Orofacciale a causa di un Disturbo Neuromotorio (<sub>n</sub>OP), e non direttamente da Disturbi Temporomandibolari. Nell'ambito del linguaggio medico attuale, tali asserzioni rimangono puramente teoriche, dato che le convinzioni e le opinioni prevalenti non facilitano un rapido cambiamento di paradigma.


Bisogna trovare una logica linguistica più conveniente e adatta...
Considerando anche il rischio associato a tale cambiamento, potrebbe risultare utile l'analisi di recenti studi sull'epidemiologia dei disturbi Temporo-Mandibolari<ref>{{cite book | autore = LeResche L | titolo = Epidemiology of temporomandibular disorders: implications for the investigation of etiologic factors | url = https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9260045/ | volume = | opera = Crit Rev Oral Biol Med | anno = 1997 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 9260045 | PMCID = | DOI = 10.1177/10454411970080030401 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> }}</ref>. Questi studi indicano che, nonostante le differenze metodologiche e di campionamento, il dolore nella regione temporo-mandibolare è relativamente comune, interessando circa il 10% della popolazione. Pertanto, è ragionevole ipotizzare che Mary Poppins possa rientrare in questa percentuale, classificandola come paziente affetta da Dolore Orofacciale dovuto a Disturbi Temporomandibolari (DTM).


.{{q2|possiamo allora pensare a una logica del linguaggio probabilistico?|forse}}
In conclusione, l'adozione di un approccio dicotomico classico nel linguaggio medico, che tende a categorizzare le condizioni in bianco o nero, non riesce a catturare le numerose sfumature presenti nelle realtà cliniche. È necessario, quindi, esplorare un approccio linguistico più flessibile e adatto...


{{q2|Potremmo quindi considerare l'adozione di una logica linguistica di tipo probabilistico?|forse}}


{{Bib}}
{{Bib}}
Editor, Editors, USER, admin, Bureaucrats, Check users, dev, editor, founder, Interface administrators, member, oversight, Suppressors, Administrators, translator
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