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| autore = Gianni Frisardi | |||
| autore2 = Riccardo Azzali | |||
| autore3 = Flavio Frisardi | |||
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'''Abstract:''' Negli ultimi anni, il campo della medicina ha assistito a un'evoluzione significativa nella modalità con cui le informazioni cliniche vengono interpretate e utilizzate. Il passaggio da un linguaggio clinico tradizionale a forme più avanzate di comunicazione, come il linguaggio informatico e la logica matematica, rappresenta una svolta cruciale nell'ambito della diagnosi e del trattamento medico. Questo documento esplora l'intersezione tra il linguaggio medico classico e le tecnologie informatiche, con un focus particolare sulla biologia cranio-facciale e l'epigenetica, per evidenziare come questi strumenti possano migliorare la precisione diagnostica e l'efficacia terapeutica. | |||
Attraverso l'analisi di studi pionieristici e casi clinici specifici, il testo mette in luce l'importanza di un approccio interdisciplinare e l'impiego di metodologie logiche avanzate nella pratica medica. Si discute inoltre la necessità di un linguaggio logico flessibile, capace di adattarsi alle complessità e alle sfumature incontrate quotidianamente dai professionisti del settore sanitario. L'obiettivo è duplice: da un lato, validare ulteriormente la scienza medica diagnostica attraverso nuovi strumenti di analisi; dall'altro, rimanere aperti e reattivi di fronte all'evoluzione continua della ricerca e delle conoscenze mediche. | |||
In definitiva, il documento si propone di fornire una panoramica illuminante sulle potenzialità offerte dall'integrazione tra linguaggio medico classico e innovazioni tecnologiche, spingendo verso una maggiore precisione nella cura del paziente e una più ampia comprensione dei meccanismi biologici alla base delle condizioni cliniche. | |||
==Introduzione== | ==Introduzione== | ||
Nel capitolo precedente, dedicato alla "[[Logica del linguaggio medico: introduzione alla probabilità quantistica nel sistema masticatorio|Logica del linguaggio medico]]", abbiamo cercato di spostare l'attenzione dal sintomo o dai segni clinici verso un linguaggio macchina criptato. In questo contesto, le argomentazioni di Donald E. Stanley, Daniel G. Campos e Pat Croskerry risultano particolarmente pertinenti, soprattutto quando connesse al concetto di tempo '''<math>t_n</math>''' come vettore di informazione (che anticipa il sintomo) e alla considerazione del messaggio come linguaggio macchina anziché come linguaggio verbale).<ref>{{Cite book | Nel capitolo precedente, dedicato alla "[[Logica del linguaggio medico: introduzione alla probabilità quantistica nel sistema masticatorio|Logica del linguaggio medico]]", abbiamo cercato di spostare l'attenzione dal sintomo o dai segni clinici verso un linguaggio macchina criptato. In questo contesto, le argomentazioni di Donald E. Stanley, Daniel G. Campos e Pat Croskerry risultano particolarmente pertinenti, soprattutto quando connesse al concetto di tempo '''<math>t_n</math>''' come vettore di informazione (che anticipa il sintomo) e alla considerazione del messaggio come linguaggio macchina anziché come linguaggio verbale).<ref>{{Cite book | ||
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}}</ref> | }}</ref> | ||
Un altro argomento di notevole interesse nell'ambito della 'Biologia Craniofacciale' è la consapevolezza che i sistemi biologici sono considerati 'Sistemi Complessi'.<ref>{{Cite book | |||
| autore = Brook AH | | autore = Brook AH | ||
| autore2 = Brook O'Donnell M | | autore2 = Brook O'Donnell M | ||
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| OCLC = | | OCLC = | ||
}}</ref> | }}</ref> | ||
In questa rassegna era imprescindibile includere discussioni sulle influenze genetiche, epigenetiche e ambientali che, durante la morfogenesi, conducono a variazioni nel numero, nelle dimensioni e nella forma dei denti,<ref>{{Cite book | |||
<nowiki> </nowiki><nowiki>|</nowiki> autore = Brook AH | <nowiki> </nowiki><nowiki>|</nowiki> autore = Brook AH | ||
<nowiki> </nowiki><nowiki>|</nowiki> autore2 = Jernvall J | <nowiki> </nowiki><nowiki>|</nowiki> autore2 = Jernvall J | ||
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"Le proposizioni più semplici possono essere combinate tra loro per formare proposizioni nuove e più complesse attraverso l'uso di operatori logici e connettivi quantificatori. Questi strumenti della logica permettono di costruire affermazioni più ampie partendo da concetti di base, facilitando così la formulazione di teoremi e dimostrazioni in matematica e in altre discipline che richiedono precisione e rigore. | "Le proposizioni più semplici possono essere combinate tra loro per formare proposizioni nuove e più complesse attraverso l'uso di operatori logici e connettivi quantificatori. Questi strumenti della logica permettono di costruire affermazioni più ampie partendo da concetti di base, facilitando così la formulazione di teoremi e dimostrazioni in matematica e in altre discipline che richiedono precisione e rigore. | ||
Gli operatori logici fondamentali includono: | Gli operatori logici fondamentali includono: | ||
* '''Congiunzione''', indicata dal simbolo <math>\land</math> (e): rappresenta l'operazione logica "E". Una proposizione composta formata da due proposizioni congiunte con "e" è vera solo se entrambe le proposizioni sono vere. | * '''Congiunzione''', indicata dal simbolo <math>\land</math> (e): rappresenta l'operazione logica "E". Una proposizione composta formata da due proposizioni congiunte con "e" è vera solo se entrambe le proposizioni sono vere. | ||
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Combinando questi strumenti, è possibile costruire proposizioni complesse che servono come fondamento per argomentazioni logiche e ragionamenti matematici, eliminando le ambiguità tipiche del linguaggio comune e fornendo una struttura chiara per l'analisi e la dimostrazione." | Combinando questi strumenti, è possibile costruire proposizioni complesse che servono come fondamento per argomentazioni logiche e ragionamenti matematici, eliminando le ambiguità tipiche del linguaggio comune e fornendo una struttura chiara per l'analisi e la dimostrazione." | ||
===Dimostrazione per assurdo=== | ===Dimostrazione per assurdo=== | ||
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Quanto brevemente descritto sinora rappresenta la logica delle proposizioni, che afferma qualcosa riguardo oggetti matematici specifici. Esempi di proposizioni includono: "2 è maggiore di 1, dunque 1 è minore di 2" o "un quadrato non ha 5 lati, quindi non può essere un pentagono". Spesso, tuttavia, le affermazioni matematiche non si limitano a singoli oggetti, ma si riferiscono a oggetti generici all'interno di un insieme, come nell'espressione "gli elementi ''<math>X</math>'' sono più alti di 2 metri", dove ''<math>X</math>'' indica un gruppo generico (per esempio, tutti i giocatori di pallavolo). In questi casi, si parla di predicati. | Quanto brevemente descritto sinora rappresenta la logica delle proposizioni, che afferma qualcosa riguardo oggetti matematici specifici. Esempi di proposizioni includono: "2 è maggiore di 1, dunque 1 è minore di 2" o "un quadrato non ha 5 lati, quindi non può essere un pentagono". Spesso, tuttavia, le affermazioni matematiche non si limitano a singoli oggetti, ma si riferiscono a oggetti generici all'interno di un insieme, come nell'espressione "gli elementi ''<math>X</math>'' sono più alti di 2 metri", dove ''<math>X</math>'' indica un gruppo generico (per esempio, tutti i giocatori di pallavolo). In questi casi, si parla di predicati. | ||
Intuitivamente, un predicato è una frase che concerne un insieme di elementi (che, nel nostro contesto medico, sarebbero i pazienti) e formula un'affermazione su di loro. | Intuitivamente, un predicato è una frase che concerne un insieme di elementi (che, nel nostro contesto medico, sarebbero i pazienti) e formula un'affermazione su di loro.{{q2|Allora, è Mary Poppins affetta da TMD o no?|vediamo cosa ci dice la logica del linguaggio classico}} | ||
Oltre alle conferme derivate dalla logica del linguaggio medico discussa nel capitolo precedente, il dentista acquisisce ulteriori dati strumentali che rafforzano la sua diagnosi. Questi test includono l'analisi dei tracciati assiografici, ottenuti mediante l'uso di una forchetta paraocclusale funzionale su misura. Questo strumento permette la visualizzazione e la quantificazione dei tracciati condilari durante le funzioni masticatorie. Come dimostrato in Figura 4, l'appiattimento delle tracce condilari sul lato destro, sia nella cinetica masticatoria mediotrusiva (indicata in verde) che nei cicli di apertura e protrusione (in grigio), conferma l'appiattimento anatomico e funzionale dell'ATM destra durante la dinamica della masticazione. | Oltre alle conferme derivate dalla logica del linguaggio medico discussa nel capitolo precedente, il dentista acquisisce ulteriori dati strumentali che rafforzano la sua diagnosi. Questi test includono l'analisi dei tracciati assiografici, ottenuti mediante l'uso di una forchetta paraocclusale funzionale su misura. Questo strumento permette la visualizzazione e la quantificazione dei tracciati condilari durante le funzioni masticatorie. Come dimostrato in Figura 4, l'appiattimento delle tracce condilari sul lato destro, sia nella cinetica masticatoria mediotrusiva (indicata in verde) che nei cicli di apertura e protrusione (in grigio), conferma l'appiattimento anatomico e funzionale dell'ATM destra durante la dinamica della masticazione. | ||
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| DOI = 10.12659/MSM.883927 | | DOI = 10.12659/MSM.883927 | ||
| oaf = <!-- qualsiasi valore --> | | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | ||
}}</ref> | }}</ref><center> | ||
==2° Approccio Clinico== | |||
==2° Approccio Clinico == | |||
(Passa il mouse sopra le immagini) | (Passa il mouse sopra le immagini) | ||
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File:Spasmo emimasticatorio assiografia.jpg|'''Figura 5:''' Assiografia del paziente evidenziando un appiattimento del pattern masticatorio a livello del condilo destro. | File:Spasmo emimasticatorio assiografia.jpg|'''Figura 5:''' Assiografia del paziente evidenziando un appiattimento del pattern masticatorio a livello del condilo destro. | ||
File:EMG2.jpg|'''Figura 6:''' Attività interferente EMG. Tracce superiori sovrapposte corrispondenti al massetere destro, in basso al massetere sinistro. | File:EMG2.jpg|'''Figura 6:''' Attività interferente EMG. Tracce superiori sovrapposte corrispondenti al massetere destro, in basso al massetere sinistro. | ||
</gallery> | </gallery></center> | ||
</center> | |||
===== Proposizioni nel contesto odontoiatrico ===== | =====Proposizioni nel contesto odontoiatrico===== | ||
Nel tentativo di applicare il formalismo matematico per interpretare le conclusioni diagnostiche del dentista utilizzando il linguaggio logico classico, definiamo i seguenti predicati: | |||
*<math>A(x) \equiv</math> | * <math>x \equiv</math> Pazienti normali (dove "normale" si riferisce ai pazienti comunemente incontrati in ambito specialistico) | ||
*<math>B(x)\equiv</math> Disturbi Temporo-Mandibolari (DTM) con conseguente dolore orofacciale (OP) | * <math>A(x) \equiv</math> Presenza di rimodellamento osseo con osteofito rilevato da esami stratigrafici e TC condilare | ||
*<math>\mathrm{a}\equiv</math> Paziente specifico: Mary Poppins | * <math>B(x)\equiv</math> Disturbi Temporo-Mandibolari (DTM) con conseguente dolore orofacciale (OP) | ||
* <math>\mathrm{a}\equiv</math> Paziente specifico: Mary Poppins | |||
Stabiliamo che per ogni paziente normale <math>\mathrm{\mathcal{A}}(\text{x})</math>, se risulta positivo all'esame radiografico dell'ATM <math>\mathrm{\mathcal{A}}(\text{x})</math> [vedi Figure 2 e 3], allora è affetto da TMD<math>\rightarrow\mathrm{\mathcal{B}}(\text{x})</math>. Di conseguenza <math>\vdash</math> se Mary Poppins risulta positiva (e viene considerata un "paziente normale") all'esame radiografico dell'ATM <math>A(a)</math>, segue che anche lei è affetta da TMD <math>\rightarrow \mathcal{B}(a)</math>. Questo può essere formalmente espresso come: | |||
</math> | {| | ||
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|<math>\{a \in x \mid \forall \text{x} \; A(\text{x}) \rightarrow {B}(\text{x}) \vdash A( a)\rightarrow B(a) \} | |||
</math> | |||
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|<math>(1)</math> | |||
|} | |||
Oltre a dimostrare che un certo insieme di premesse implica una determinata conclusione, la logica dei predicati viene anche utilizzata per dimostrare la falsità di un'affermazione o la compatibilità/incompatibilità logica di un certo pezzo di conoscenza con una determinata evidenza. | |||
Per verificare la veridicità di questa proposizione, ricorriamo alla dimostrazione per assurdo. Se la negazione della proposizione genera una contraddizione, possiamo concludere che l'ipotesi originale del dentista è corretta: | |||
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|<math>\urcorner\{a \in x \mid \forall \text{x} \; A(\text{x}) \rightarrow {B}(\text{x}) \vdash A( a)\rightarrow B(a) \}</math> | |||
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|<math>(2)</math> | |||
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L'affermazione (2) sostiene che non è vero che i pazienti che risultano positivi alla TC dell'ATM sono affetti da DTM, implicando che Mary Poppins (un "paziente normale" con esito positivo alla TC dell'ATM) non sia affetta da DTM. | |||
Il dentista ritiene che questa affermazione, basata sulle premesse fornite, costituisca una contraddizione, confermando quindi la validità dell'affermazione principale. | |||
Il dentista ritiene che | |||
===Proposizioni nel contesto neurologico=== | ===Proposizioni nel contesto neurologico=== | ||
Supponiamo che il neurologo contesti la conclusione (1), sostenendo che Mary Poppins non soffra di DTM o che, almeno, il DTM non sia la causa principale del suo Dolore Orofacciale. Invece, ipotizza che Mary soffra di un Dolore Orofacciale di tipo neuromotorio (<sub>n</sub>OP), classificandola quindi non come un 'paziente normale' ma come un 'paziente aspecifico' (atipico per lo specialista odontoiatrico). | |||
La posizione del neurologo può essere formalizzata come segue: | |||
{| | |||
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|<math>\{a \not\in x \mid \forall \text{x} \; A(\text{x}) \rightarrow {B}(\text{x}) \and A( a)\rightarrow \urcorner B(a) \}</math> | |||
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|<math>(3)</math> | |||
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Questa affermazione (3) sostiene che potrebbe esistere un paziente con esito positivo alla TC dell'ATM che non soffre di DTM. Per validare questa ipotesi attraverso la dimostrazione per assurdità, consideriamo la sua negazione: | |||
{| | |||
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|<math>\urcorner\{a \not\in x \mid \forall \text{x} \; A(\text{x}) \rightarrow {B}(\text{x}) \and A( a)\rightarrow \urcorner B(a) \}</math> | |||
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|<math>(4)</math> | |||
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Analizzando la logica dei predicati, non troviamo ragioni sufficienti per ritenere che la negazione (4) porti a una contraddizione, indicando che il neurologo, a differenza del dentista, potrebbe non avere basi logiche sufficienti per confermare la sua conclusione senza ulteriori prove. | |||
{{q2|allora il dentista trionfa!|non darlo per scontato}} | |||
===Compatibilità e incompatibilità delle affermazioni=== | ===Compatibilità e incompatibilità delle affermazioni=== | ||
La complicazione | La complicazione emerge quando il dentista presenta una serie di affermazioni basate su referti clinici, come la stratigrafia e la tomografia computerizzata (TC) dell'articolazione temporomandibolare (ATM), che indicano un appiattimento anatomico dell'articolazione, l'assiografia dei tracciati condilari con una riduzione della convessità cinematica, e un pattern di interferenza elettromiografica (EMG) che mostra un'asimmetria sui masseteri. Queste evidenze possono essere considerate concause del danno all'articolazione temporo-mandibolare e, di conseguenza, responsabili del "Dolore orofacciale". | ||
Documenti, referti ed evidenze cliniche possono essere utilizzati per rendere incompatibile l'affermazione del neurologo e | Documenti, referti ed evidenze cliniche possono essere utilizzati per rendere incompatibile l'affermazione del neurologo e sostenere la conclusione diagnostica del dentista. Per fare ciò, presentiamo alcune regole logiche che descrivono la compatibilità o incompatibilità secondo la logica del linguaggio classico: | ||
# Un insieme di frasi <math>\Im</math> e un numero <math>n\geq1</math> di altre frasi o affermazioni <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n \ )</math> sono logicamente compatibili se, e solo se, l'unione tra loro <math>\Im\cup\{\delta_1,\delta_2.....\delta_n\}</math> è coerente. | #Un insieme di frasi <math>\Im</math> e un numero <math>n\geq1</math> di altre frasi o affermazioni <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n \ )</math> sono logicamente compatibili se, e solo se, l'unione tra loro <math>\Im\cup\{\delta_1,\delta_2.....\delta_n\}</math> è coerente. | ||
# Un insieme di frasi <math>\Im</math> e un numero <math>n\geq1</math> di altre frasi o affermazioni <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n \ )</math> sono logicamente incompatibili se, e solo se, l'unione tra loro <math>\Im\cup\{\delta_1,\delta_2.....\delta_n\}</math> è incoerente. | # Un insieme di frasi <math>\Im</math> e un numero <math>n\geq1</math> di altre frasi o affermazioni <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n \ )</math> sono logicamente incompatibili se, e solo se, l'unione tra loro <math>\Im\cup\{\delta_1,\delta_2.....\delta_n\}</math> è incoerente. | ||
Esaminiamo questo concetto con esempi pratici. | |||
Il | Il dentista presenta l'affermazione seguente: | ||
<math>\Im</math>: Seguendo le tecniche personalizzate suggerite da Xin Liang et al.<ref>{{cite book | <math>\Im</math>: Seguendo le tecniche personalizzate suggerite da Xin Liang et al.<ref>{{cite book | ||
| Line 676: | Line 734: | ||
}}</ref> che si concentra sull'analisi microstrutturale quantitativa della frazione del valore osseo, del numero trabecolare, dello spessore trabecolare e della separazione trabecolare su ogni fetta della TC di un'ATM, sembra che Mary Poppins sia affetta da Disturbi Temporomandibolari (DTMs) e la conseguenza provoca dolore orofacciale. | }}</ref> che si concentra sull'analisi microstrutturale quantitativa della frazione del valore osseo, del numero trabecolare, dello spessore trabecolare e della separazione trabecolare su ogni fetta della TC di un'ATM, sembra che Mary Poppins sia affetta da Disturbi Temporomandibolari (DTMs) e la conseguenza provoca dolore orofacciale. | ||
Tuttavia, per confermare ulteriormente la diagnosi, il dentista presenta una serie di asserzioni aggiuntive che dovrebbero superare il filtro di compatibilità descritto sopra, stabilendo così una base coerente per la diagnosi di DTM in Mary Poppins. | |||
<math>\delta_1=</math> '''Rimodellamento osseo:''' L'appiattimento delle tracce assiografiche evidenziato in | <math>\delta_1=</math> '''Rimodellamento osseo:''' L'appiattimento delle tracce assiografiche evidenziato in Figura 5 indica il rimodellamento articolare dell'ATM destra di Mary Poppins. Questo referto può essere messo in relazione con una serie di ricerche e articoli che confermano come la malocclusione possa essere associata a cambiamenti morfologici delle articolazioni temporo-mandibolari, in particolare se correlate all'età. Infatti, la presenza di una malocclusione cronica può aggravare il quadro del rimodellamento osseo.<ref>{{cite book | ||
| autore = Solberg WK | | autore = Solberg WK | ||
| autore2 = Bibb CA | | autore2 = Bibb CA | ||
| Line 696: | Line 754: | ||
| DOI = 10.1016/0002-9416(86)90055-2 | | DOI = 10.1016/0002-9416(86)90055-2 | ||
| oaf = <!-- qualsiasi valore --> | | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | ||
}}</ref> | }}</ref> I riferimenti scientifici forniti supportano la compatibilità dell'asserzione. | ||
<math>\delta_2=</math> '''Sensibilità e specificità della misura assiografica:''' È stato | <math>\delta_2=</math> '''Sensibilità e specificità della misura assiografica:''' | ||
È stato realizzato uno studio volto a valutare la sensibilità e la specificità dei dati ottenuti da un campione di pazienti con disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare, utilizzando il sistema assiografico ARCUSdigma.<ref>[https://www.kavo.com/de-de/ KaVo Dental GmbH, Biberach / Ris]</ref> I risultati hanno dimostrato una sensibilità dell'84,21% per l'ATM destra e del 92,86% per l'ATM sinistra, con una specificità rispettivamente del 93,75% e del 95,65%.<ref>{{cite book | |||
| autore = Kobs G | | autore = Kobs G | ||
| autore2 = Didziulyte A | | autore2 = Didziulyte A | ||
| Line 716: | Line 776: | ||
| DOI = | | DOI = | ||
| oaf = <!-- qualsiasi valore --> | | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | ||
}}</ref> Questi | }}</ref> Questi dati scientificamente validati sostengono la compatibilità dell'affermazione nell'ambito odontoiatrico, data la coerenza degli studi correlati.<ref>{{cite book | ||
| autore = Piancino MG | | autore = Piancino MG | ||
| autore2 = Roberi L | | autore2 = Roberi L | ||
| Line 736: | Line 796: | ||
}}</ref> | }}</ref> | ||
<math>\delta_3=</math> '''Alterazione percorsi condilari:''' Urbano Santana-Mora e | <math>\delta_3=</math> '''Alterazione percorsi condilari:''' | ||
Urbano Santana-Mora e collaboratori<ref>{{cite book | |||
| autore = López-Cedrún J | | autore = López-Cedrún J | ||
| autore2 = Santana-Mora U | | autore2 = Santana-Mora U | ||
| Line 756: | Line 818: | ||
| DOI = 10.1038/sdata.2017.168 | | DOI = 10.1038/sdata.2017.168 | ||
| oaf = YES<!-- qualsiasi valore --> | | oaf = YES<!-- qualsiasi valore --> | ||
}}</ref> hanno | }}</ref> hanno condotto uno studio su 24 pazienti adulti affetti da grave dolore cronico unilaterale, diagnosticati con Disturbi Temporomandibolari (TMD). La ricerca si è focalizzata sull'analisi di vari fattori funzionali e dinamici, inclusi la funzione masticatoria, il rimodellamento dell'articolazione temporomandibolare (ATM) o dei traggitti condilare (CP), e il movimento laterale della mascella o della guida laterale (LG). | ||
funzione masticatoria | |||
I CP sono stati valutati | I CP sono stati valutati mediante assiografia convenzionale, mentre l'LG è stato esaminato attraverso l'analisi del tracciato kinesigrafico.<ref>[https://www.myotronics.com/ Myotronics Inc., Kent, WA, US]</ref> Si è riscontrato che diciassette pazienti, corrispondenti al 71% del campione totale, preferivano masticare abitualmente su un lato. La media e deviazione standard degli angoli CP era di 47,90 (± 9,24) gradi, mentre la media degli angoli LG si attestava a 42,95 (± 11,78) gradi. | ||
I risultati dello studio hanno contribuito alla definizione di un nuovo paradigma per i TMD, suggerendo che il lato affetto dal disturbo potrebbe coincidere con il lato abituale della masticazione, in particolare quando l'angolo cinematico laterale mandibolare risulta essere più piatto. Questo parametro supporta ulteriormente l'affermazione odontoiatrica riguardo alla correlazione tra abitudini masticatorie e sviluppo di TMD. | |||
<math>\delta_4=</math> '''Schema di interferenza EMG:''' | |||
M.O. Mazzetto e collaboratori<ref>{{cite book | |||
| autore = Oliveira Mazzetto M | | autore = Oliveira Mazzetto M | ||
| autore2 = Almeida Rodrigues C | | autore2 = Almeida Rodrigues C | ||
| Line 787: | Line 845: | ||
| DOI = 10.1590/0103-6440201302310 | | DOI = 10.1590/0103-6440201302310 | ||
| oaf = <!-- qualsiasi valore --> | | oaf = <!-- qualsiasi valore --> | ||
}}</ref> | }}</ref> hanno dimostrato che esiste una correlazione positiva tra l'attività elettromiografica dei muscoli temporali anteriori e del massetere e lo 'Indice craniomandibolare" (CMI), con un valore di <math>P=0,01</math>. Questo suggerisce che l'utilizzo del CMI per quantificare la gravità dei Disturbi Temporomandibolari (TMD) e l'elettromiografia (EMG) per valutare la funzione dei muscoli masticatori può rappresentare un elemento diagnostico e terapeutico significativo. Tali riferimenti scientifici supportano la compatibilità dell'asserzione. | ||
<math>\delta_n=?</math> | |||
Data l'evidenza presentata e le dichiarazioni fatte, il dentista può legittimamente affermare che l'insieme delle frasi <math>\Im</math>, e un numero <math>n\geq1</math>di altre asserzioni o dati clinici positivi <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n \ )</math> sono logicamente compatibili. Questo perché l'unione tra essi, <math>\Im\cup\{\delta_1,\delta_2.....\delta_n\}</math>, risulta essere coerente. | |||
{{q2|Seguendo la logica del linguaggio classico, il dentista ha ragione!|Sembrerebbe così! ma attenzione, solo nel proprio contesto dentale!}} | {{q2|Seguendo la logica del linguaggio classico, il dentista ha ragione!|Sembrerebbe così! ma attenzione, solo nel proprio contesto dentale!}} | ||
Questa affermazione è | Questa affermazione è talmente valida che il valore di <math>P</math> potrebbe essere esteso all'infinito, tanto da raggiungere un <math>\alpha=0</math>, il che corrisponde a un significato infinito, purché si mantenga nel contesto specifico; tuttavia, potrebbe non avere alcun valore di significatività in contesti diversi, come quello neurologico, ad esempio. | ||
==Considerazioni finali== | ==Considerazioni finali== | ||
Nell'ambito di tale osservazione, l'applicazione della Logica dei predicati contribuisce significativamente a rafforzare il processo deduttivo del dentista, consolidando parallelamente il principio del terzo escluso. Questo principio viene enfatizzato dalla coerenza delle affermazioni supplementari <math>(\delta_1,\delta_2,...,\delta_n)</math>, offrendo al dentista una base solida per una diagnosi coerente e per affermare con certezza che 'La povera Mary Poppins è, senza ombra di dubbio, affetta da TMD oppure no' | |||
{{q2|E se, con l'avanzare della ricerca, emergessero nuovi fenomeni a sostegno delle teorie del neurologo piuttosto che del dentista?|}} | |||
In sostanza, considerando la compatibilità delle asserzioni <math>(\delta_1,\delta_2,.....\delta_n)</math>, sostenere con coerenza che il Dolore Orofacciale sia causato da un Disturbo Temporomandibolare potrebbe risultare incompatibile se emergesse un altro insieme di asserzioni <math>(\gamma_1,\gamma_2,.....\gamma_n)</math> altrettanto coerenti. Questo scenario aprirebbe la via a una nuova interpretazione <math>\Im</math>: Mary Poppins potrebbe essere affetta da Dolore Orofacciale a causa di un Disturbo Neuromotorio (<sub>n</sub>OP), e non direttamente da Disturbi Temporomandibolari. Nell'ambito del linguaggio medico attuale, tali asserzioni rimangono puramente teoriche, dato che le convinzioni e le opinioni prevalenti non facilitano un rapido cambiamento di paradigma. | |||
Considerando anche il rischio associato a tale cambiamento, potrebbe risultare utile l'analisi di recenti studi sull'epidemiologia dei disturbi Temporo-Mandibolari<ref>{{cite book | autore = LeResche L | titolo = Epidemiology of temporomandibular disorders: implications for the investigation of etiologic factors | url = https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9260045/ | volume = | opera = Crit Rev Oral Biol Med | anno = 1997 | editore = | città = | ISBN = | PMID = 9260045 | PMCID = | DOI = 10.1177/10454411970080030401 | oaf = <!-- qualsiasi valore --> }}</ref>. Questi studi indicano che, nonostante le differenze metodologiche e di campionamento, il dolore nella regione temporo-mandibolare è relativamente comune, interessando circa il 10% della popolazione. Pertanto, è ragionevole ipotizzare che Mary Poppins possa rientrare in questa percentuale, classificandola come paziente affetta da Dolore Orofacciale dovuto a Disturbi Temporomandibolari (DTM). | |||
In conclusione, l'adozione di un approccio dicotomico classico nel linguaggio medico, che tende a categorizzare le condizioni in bianco o nero, non riesce a catturare le numerose sfumature presenti nelle realtà cliniche. È necessario, quindi, esplorare un approccio linguistico più flessibile e adatto... | |||
{{q2|Potremmo quindi considerare l'adozione di una logica linguistica di tipo probabilistico?|forse}} | |||
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