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== Riassunto ==
Abstract: Il documento "Logica di linguaggio medico - Masticationpedia" affronta la complessità del linguaggio medico, evidenziando come la sua ambiguità possa portare a interpretazioni errate e a errori diagnostici. Attraverso l'analisi di un caso clinico, si esplora la necessità di una logica formale per interpretare correttamente i termini medici, sottolineando l'importanza del contesto e dell'intenzione nell'interpretazione dei termini. Ecco una sintesi più dettagliata, arricchita da alcuni paragrafi chiave del documento:
[[File:Atm1 sclerodermia.jpg|left|300px]] Il linguaggio medico è complesso e ambiguo, e la transizione dalla logica classica a quella formale è cruciale per garantire precisione nelle diagnosi. Un caso clinico illustra diverse interpretazioni linguistiche di una stessa condizione medica, sottolineando l'importanza di evitare dispute utilizzando termini che possano comprendere le diverse prospettive.


Successivamente, si analizza il linguaggio medico come un'estensione del linguaggio naturale, caratterizzato dalla miscela di termini comuni e tecnici. Si evidenzia la mancanza di una sintassi e semantica specifiche nel linguaggio medico, il che può portare a fraintendimenti e errori diagnostici.
# '''Ambiguità del Linguaggio Medico''': Il testo inizia discutendo come il linguaggio medico, una miscela di terminologia tecnica e linguaggio naturale, possa generare ambiguità, con esempi specifici che dimostrano come diverse interpretazioni di una stessa condizione medica possano portare a diagnosi diverse e talvolta in conflitto.
# '''Il Caso Clinico di Mary Poppins''': Viene presentato il caso di una paziente, Mary Poppins (nome ipotetico), che ha ricevuto cure da varie specializzazioni mediche per oltre un decennio. La sua storia clinica è utilizzata come esempio per discutere le sfide poste dall'ambiguità linguistica nel processo diagnostico, mostrando come termini medici come "dolore orofacciale" possano essere interpretati diversamente da dentisti, neurologi e altri specialisti.
# '''Linguaggio Macchina Criptato e Comunicazione Cerebrale''': Il documento introduce il concetto di "linguaggio macchina criptato" per descrivere la comunicazione tra il cervello umano ( sia del paziente che dell'osservatore) e i professionisti medici, paragonando questa comunicazione alla crittografia informatica. Questa analogia serve a evidenziare come la comprensione errata dei segnali medici possa portare a diagnosi sbagliate.
# '''Significato e Ambiguità dei Termini Medici''': Viene esplorata la complessità del significato nei termini medici, evidenziando come la comprensione di un termine possa variare significativamente a seconda del contesto e dell'intenzione dell'utilizzatore. Questo approfondimento sugli aspetti semantici dei termini medici sottolinea la necessità di un'interpretazione più accurata per prevenire errori diagnostici.
# '''Considerazioni Finali''': Le conclusioni ribadiscono l'importanza di un approccio logico e di pensiero adattativo nel processo diagnostico medico. Viene suggerito un cambiamento di paradigma che sposta l'attenzione dal sintomo al "linguaggio macchina criptato", al fine di ottenere una comprensione più completa della malattia e migliorare il processo diagnostico coinvolgendo più attori.


Il testo esplora anche il concetto di "significato" nel contesto dei termini medici, sottolineando come la comprensione di un termine dipenda dal contesto e dall'intenzione dell'utilizzatore. Si discute l'ambiguità e la vaghezza dei termini medici, evidenziando le sfide nella comprensione dei concetti medici e la necessità di una logica di decodifica adeguata.
Questi punti chiave sottolineano come il documento metta in discussione l'efficacia del linguaggio medico attuale e proponga approcci innovativi per superare le sue limitazioni, migliorando così la precisione delle diagnosi e la qualità dell'assistenza sanitaria.


Inoltre, viene introdotto il concetto di "linguaggio macchina criptato" nel contesto della comunicazione tra il cervello umano e i professionisti medici, paragonato alla crittografia informatica. Si evidenziano i rischi di errori diagnostici dovuti all'interpretazione distorta dei messaggi medici e si sottolinea l'importanza dell'esperienza nella formulazione di ipotesi diagnostiche.
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Le considerazioni finali ribadiscono l'importanza della logica nel processo diagnostico medico e suggeriscono l'adozione di un approccio di pensiero adattativo per migliorare la competenza medica. Si discute la possibilità di spostare l'attenzione dal sintomo e dal segno clinico al linguaggio macchina criptato per ottenere una visione più completa della malattia, coinvolgendo l'intera società nel miglioramento del processo diagnostico.{{ArtBy|
| autore = Gianni Frisardi
| autore = Gianni Frisardi
| autore2 = Riccardo Azzali
| autore2 = Riccardo Azzali
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Questo significa che le logiche del linguaggio medico, basate principalmente sull'estensione del linguaggio verbale, potrebbero non essere ottimali nell'effettuare diagnosi rapide e dettagliate, specialmente quelle differenziali. Ciò è dovuto alla distorsione causata dall'ambiguità e dalla vaghezza semantica dell'espressione linguistica, nota come "vaghezza epistemica" o "incertezza epistemica", che indirizza la diagnosi verso il contesto specialistico di riferimento piuttosto che verso la verità assoluta.
Questo significa che le logiche del linguaggio medico, basate principalmente sull'estensione del linguaggio verbale, potrebbero non essere ottimali nell'effettuare diagnosi rapide e dettagliate, specialmente quelle differenziali. Ciò è dovuto alla distorsione causata dall'ambiguità e dalla vaghezza semantica dell'espressione linguistica, nota come "vaghezza epistemica" o "incertezza epistemica", che indirizza la diagnosi verso il contesto specialistico di riferimento piuttosto che verso la verità assoluta.


Questi concetti mettono in luce la complessità della comunicazione nel campo medico e sottolineano l'importanza di considerare non solo il linguaggio verbale, ma anche i contesti e le sfumature di significato associati alla diagnosi e al trattamento delle malattie.{{Rosso inizio}}fin qui{{Rosso Fine}}{{q4|Perché, allora, abbiamo relativamente successo nella diagnostica?|Sarebbe necessaria un'intera enciclopedia a parte per rispondere a questa domanda, ma senza andare troppo lontano, proviamo a discuterne le ragioni.}}
Questi concetti mettono in luce la complessità della comunicazione nel campo medico e sottolineano l'importanza di considerare non solo il linguaggio verbale, ma anche i contesti e le sfumature di significato associati alla diagnosi e al trattamento delle malattie.


{{q2|Perché, allora, abbiamo relativamente successo nella diagnostica?|Sarebbe necessaria un'intera enciclopedia a parte per rispondere a questa domanda, ma senza andare troppo lontano, proviamo a discuterne le ragioni.}}




L'intuizione diagnostica di base è un modo di ragionare rapido, non analitico e inconscio. Un piccolo corpus di prove indica l'ubiquità dell'intuizione e la sua utilità nel generare ipotesi diagnostiche e accertare la gravità della malattia. Poco si sa su come i medici esperti comprendano questo fenomeno e su come ci lavorino nella pratica clinica. La maggior parte dei rapporti sull'intuizione diagnostica del medico hanno collegato questo fenomeno al ragionamento non analitico e hanno sottolineato l'importanza dell'esperienza nello sviluppo di un senso affidabile dell'intuizione che può essere utilizzato per impegnare efficacemente il ragionamento analitico al fine di valutare l'evidenza clinica. In uno studio recente, gli autori concludono che i clinici percepiscono l'intuizione clinica come utile per correggere e far progredire la diagnosi di condizioni sia comuni che rare.<ref>{{cite book  
 
L'intuizione diagnostica di base rappresenta un processo di ragionamento rapido, non analitico e spesso inconscio. Sebbene poco si sappia su come i medici esperti comprendano questo fenomeno e su come lo applichino nella pratica clinica, un piccolo corpus di prove indica l'ubiquità e l'utilità dell'intuizione nel generare ipotesi diagnostiche e nel valutare la gravità delle malattie. La maggior parte degli studi sull'intuizione diagnostica dei medici ha evidenziato il collegamento di questo fenomeno con il ragionamento non analitico, sottolineando l'importanza dell'esperienza nel suo sviluppo e nella sua applicazione per integrare efficacemente il ragionamento analitico nell'interpretazione dell'evidenza clinica. In uno studio recente, gli autori hanno concluso che i clinici percepiscono l'intuizione clinica come uno strumento utile per correggere e far progredire la diagnosi di condizioni sia comuni che rare.<ref>{{cite book  
  | autore = Vanstone M
  | autore = Vanstone M
  | autore2 = Monteiro S
  | autore2 = Monteiro S
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  | DOI = 10.1515/dx-2018-0069
  | DOI = 10.1515/dx-2018-0069
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
  }}</ref> Va inoltre notato che il Sistema biologico invia all'esterno un messaggio crittografato integrato in modo univoco, nel senso che ogni pezzo di codice avrà un significato preciso se preso singolarmente, mentre se abbinato a tutti gli altri genererà il codice completo corrispondente al messaggio vero e proprio, ovvero "Ephaptic".
  }}</ref>


Insomma, un report strumentale (o una serie di report strumentali) non basta per decifrare il messaggio della macchina in un modo esattamente corrispondente alla realtà. Se ci aspettiamo che il messaggio venga decifrato da 2/3 del codice, che forse corrisponde a una serie di indagini di laboratorio, otterremmo il seguente risultato di decifrazione:{{q2|Ef+£2|}}
È importante notare che il sistema biologico invia all'esterno un messaggio crittografato integrato in modo univoco. Ogni pezzo di codice ha un significato preciso se preso singolarmente, ma solo quando abbinato a tutti gli altri pezzi genera il codice completo corrispondente al messaggio vero e proprio, come ad esempio "Ephaptic".


Questo risultato deriva dalla cancellazione degli ultimi due elementi del codice di origine: <math>13375545765503</math> derivante dalla<math>133755457655037A</math>. Quindi, parte del codice viene decifrato (''Ef'') mentre il resto rimane crittografato e la conclusione parla da sé: non basta identificare una serie di test specifici, ma occorre saperli legare tra loro in modo specifico al fine di completare il concetto reale e costruire la diagnosi.
Tuttavia, un singolo rapporto strumentale o una serie di essi non è sufficiente per decifrare il messaggio della macchina in modo completamente corrispondente alla realtà. Se ipotizziamo che il messaggio venga decifrato utilizzando il 2/3 del codice, forse corrispondente a una serie di indagini di laboratorio, otterremmo il seguente risultato di decifrazione:


Pertanto, è necessario un ordinelogico di linguaggio medico:{{q4|Cosa si intende per sequenza del codice del linguaggio macchina|come si vedrà molti test diagnostici sono inutili e forvianti ed inquinano il percorso diagnostico. }}
{{q2|Ef+£2|}}


==Considerazioni finali==
Il risultato della decodifica deriva dalla cancellazione degli ultimi due elementi del codice di origine, ovvero <math>13375545765503</math>, ottenendo così il codice parziale  (''Ef'') dall'originale <math>133755457655037A</math>. In questo processo, una parte del codice viene decifrata, mentre il resto rimane crittografato.
 
Questa situazione mette in evidenza il fatto che non è sufficiente identificare una serie di test specifici; è altrettanto importante saperli collegare tra loro in modo specifico al fine di completare il concetto reale e formulare una diagnosi accurata.


Pertanto, diventa evidente l'importanza di un ordine logico nel linguaggio medico:
{{q2|Cosa si intende per sequenza del codice del linguaggio macchina|come si vedrà molti test diagnostici sono inutili e forvianti ed inquinano il percorso diagnostico. }}


==Considerazioni finali==


La logica del linguaggio non è affatto un argomento per filosofi e pedagoghi; ma riguarda sostanzialmente un aspetto fondamentale della medicina che è la Diagnosi. Si noti che la classificazione internazionale delle malattie, 9a revisione (ICD-9), ha 6.969 codici di malattia, mentre ce ne sono 12.420 in ICD-10 (OMS 2013).<ref name=":0">{{cite book  
La logica del linguaggio non rappresenta un tema di esclusivo interesse per filosofi e pedagoghi; essa concerne, invece, un aspetto cruciale della medicina, ovvero la diagnosi. È rilevante osservare che la Classificazione Internazionale delle Malattie, nella sua nona revisione (ICD-9), comprende 6.969 codici di malattia, numero che aumenta a 12.420 nella decima revisione, l'ICD-10, come riportato dall'OMS nel 2013.<ref name=":0">{{cite book  
  | autore = Stanley DE
  | autore = Stanley DE
  | autore2 = Campos DG
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  | DOI = 10.1353/pbm.2013.0019
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  | oaf = <!-- qualsiasi valore -->
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  }}</ref> Sulla base dei dati raccolti da un'ampia serie di autopsie, Leape, Berwick e Bates (2002a) hanno stimato che gli errori diagnostici contribuiscono a causare tra le 40.000 e le 80.000 morti all'anno.<ref>{{cite book  
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  | autore = Leape LL
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  | DOI = 10.1001/jama.288.4.501
  | DOI = 10.1001/jama.288.4.501
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  }}</ref> Per di più, un recente sondaggio, condotto su oltre 6.000 medici, ha rivelato che il 96% degli intervistati ritiene che gli errori diagnostici siano prevenibili.<ref>{{cite book  
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  | autore = Graber ML
  | autore2 = Wachter RM
  | autore2 = Wachter RM
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  | DOI = 10.1001/2012.jama.11913
  | DOI = 10.1001/2012.jama.11913
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  }}</ref>Charles Sanders Peirce (1839–1914) era un logico e scienziato, che ha progressivamente sviluppato un approccio triadico alla logica dell'indagine.<ref>Voce di Wikipedia su ''[https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Sanders_Peirce Charles Sanders Peirce]''</ref> Ha inoltre distinto tra tre forme di argomentazione, tipi di inferenza e metodi di ricerca impiegati nell'indagine scientifica, ovvero:


Charles Sanders Peirce (1839–1914) era un logico e scienziato praticante;<ref>Voce di Wikipedia su ''[https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Sanders_Peirce Charles Sanders Peirce]''</ref> sviluppò gradualmente un resoconto triadico della logica dell'indagine. Distingue anche tra tre forme di argomentazione, tipi di inferenza e metodi di ricerca coinvolti nell'indagine scientifica, vale a dire:
* Abduzione, o generazione di ipotesi;
#Abduzione o generazione di ipotesi
* Deduzione, o trarre conseguenze da ipotesi;
#Deduzione o trarre conseguenze da ipotesi; e
* Induzione, o verifica delle ipotesi.
#Induzione o verifica di ipotesi.


Nella parte finale dello studio condotto da Donald E Stanley e Daniel G Campos, la logica peircea è considerata un aiuto per garantire l'efficacia del passaggio diagnostico dalle popolazioni agli individui. Una diagnosi si concentra sui singoli segni e sintomi di una malattia. Questa manifestazione non può essere estrapolata dalla popolazione generale, se non per un senso esperienziale molto ampio, ed è questo senso dell'esperienza che fornisce insight clinico, rafforza l'istinto di interpretare le percezioni e fonda la competenza che ci consente di agire. Acquisiamo conoscenze di base e convalidiamo l'esperienza al fine di trasferire le nostre osservazioni nella diagnosi.
Nella parte conclusiva dello studio di Donald E. Stanley e Daniel G. Campos, la logica di Peirce è considerata fondamentale per garantire l'efficacia del passaggio diagnostico da popolazioni a individui. Una diagnosi si basa sull'analisi dei singoli segni e sintomi di una malattia. Queste manifestazioni non possono essere estrapolate direttamente dalla popolazione generale senza un'ampia base di esperienza; è proprio questo ampio contesto esperienziale a fornire spunti clinici significativi, a rafforzare l'istinto nell'interpretare le percezioni e a fondare la competenza necessaria per agire. Acquisiamo conoscenze fondamentali e validiamo l'esperienza al fine di trasformare le nostre osservazioni in diagnosi.


In un altro studio recente, l'autore Pat Croskerry propone la cosiddetta "competenza adattiva nel processo decisionale medico", in cui una decisione clinica più efficace potrebbe essere raggiunta attraverso il ragionamento adattivo, portando a livelli avanzati di competenza e padronanza.<ref name=":1">{{cite book  
In un ulteriore studio recente, l'autore Pat Croskerry presenta il concetto di "competenza adattiva nel processo decisionale medico". Secondo Croskerry, una decisione clinica più efficace può essere conseguita attraverso un ragionamento adattivo, che porta a livelli avanzati di competenza e padronanza.<ref name=":1">{{cite book  
  | autore = Croskerry P
  | autore = Croskerry P
  | titolo = Adaptive Expertise in Medical Decision Making
  | titolo = Adaptive Expertise in Medical Decision Making
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  }}</ref>
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Le competenze adattive possono essere ottenute sottolineando le caratteristiche aggiuntive del processo di ragionamento:
Le competenze adattive possono essere sviluppate enfatizzando aspetti supplementari del processo di ragionamento:
 
* Essere consapevoli degli inibitori e dei facilitatori della razionalità. Gli specialisti, spesso inconsciamente, tendono a essere ancorati al proprio contesto scientifico e clinico.
* Perseguire gli standard del pensiero critico. Gli specialisti tendono a manifestare autoreferenzialità e mostrano difficoltà nell'accettare critiche provenienti da altre discipline scientifiche o da colleghi specialisti.
* Sviluppare una consapevolezza comprensiva dei pregiudizi cognitivi ed emotivi e imparare come mitigarli. È fondamentale utilizzare argomenti che rinforzino la consapevolezza degli aspetti che facilitano la razionalità.
 
Ulteriormente, è essenziale sviluppare una profonda comprensione della logica e dei suoi potenziali errori attraverso l'impiego di processi metacognitivi quali la riflessione e la consapevolezza. Questo tema viene introdotto già nel primo capitolo, intitolato "Introduzione".
 


# Essere consapevoli degli inibitori e dei facilitatori della razionalità (gli specialisti sono inconsapevolmente proiettati verso il proprio contesto scientifico e clinico).
# Persegui gli standard del pensiero critico. (Nello specialista si sostiene l'autoreferenzialità e difficilmente si accettano critiche da altre discipline scientifiche o da altri medici specialisti).
# Sviluppa una consapevolezza globale dei pregiudizi cognitivi e affettivi e impara come mitigarli. Usa argomenti che rafforzino il punto 1.


In questo contesto emergono fattori di eccezionale interesse che conducono a una sintesi complessiva di quanto esposto in questo capitolo. È indiscutibile che le argomentazioni di abduzione, deduzione e induzione ottimizzino il processo diagnostico, ma si basano fondamentalmente su una semeiotica clinica, ossia sull'interpretazione dei sintomi e/o segni clinici.<ref name=":0" /> Analogamente, l'esperienza adattiva di cui parla Pat Croskerry viene perfezionata e applicata nella diagnosi e negli errori derivanti da una semeiotica clinica.<ref name=":1" />


Sviluppare una simile profondità e comprensione della logica e dei suoi errori coinvolgendo processi metacognitivi come la riflessione e la consapevolezza. L'argomento è già menzionato nel primo capitolo "Introduzione"
È quindi necessario chiarire che la semeiotica e/o il valore specifico dell'analisi clinica non sono oggetto di critica, poiché queste procedure hanno rappresentato innovazioni straordinarie nella diagnostica attraverso i tempi. Nell'era attuale, sia a causa del cambiamento dell'aspettativa di vita umana sia dell'accelerazione sociale che stiamo vivendo, il 'tempo' si è trasformato in un fattore condizionante, inteso non tanto come mera successione temporale, ma piuttosto come veicolo di informazione.


In questa prospettiva, il linguaggio medico fin qui descritto, incentrato sul sintomo e sul segno clinico, non riesce a prevenire la malattia. Questo non avviene per mancanza di conoscenza, tecnologia o innovazione, bensì perché il contributo diagnostico non sfrutta le informazioni veicolate dal tempo. L'elemento 'Ephaptic' era già noto dieci anni fa, ma non è stato interpretato correttamente.


In questo contesto emergono fattori di straordinario interesse che portano a una sintesi di tutto quanto presentato in questo capitolo. È vero che le argomentazioni di abduzione, deduzione e induzione snelliscono il processo diagnostico ma si parla pur sempre di argomentazioni basate su una semeiotica clinica, cioè sul sintomo e/o segno clinico.<ref name=":0" /> Anche l'esperienza adattativa di cui parla Pat Croskerry viene affinata e implementata sulla diagnosi e sugli errori generati da una semeiotica clinica.<ref name=":1" />
Questa mancanza non può essere attribuita agli operatori sanitari, né al Servizio Sanitario o alla classe politico-industriale, poiché ciascuno agisce nel limite delle risorse e delle conoscenze disponibili nel contesto socio-epocale in cui opera.


Occorre quindi precisare che la semeiotica e/o il valore specifico dell'analisi clinica non sono oggetto di critiche in quanto queste procedure sono state straordinariamente innovative nella diagnostica di tutti i tempi. Nell'epoca in cui viviamo, però, sarà per il cambiamento dell'aspettativa di vita umana o per l'accelerazione sociale che stiamo vivendo, il 'tempo' è diventato un fattore condizionante, inteso non come scorrere temporale ma essenzialmente come portatore di informazione.
Il problema risiede, piuttosto, nella mentalità dell'umanità, che predilige una realtà deterministica a una stocastica. Questi argomenti saranno trattati in dettaglio nei capitoli successivi.
:<blockquote>''In questo senso, il tipo di linguaggio medico sopra descritto, basato sul sintomo e sul segno clinico, non è in grado di anticipare la malattia e non perché non ci siano know-how, tecnologia, innovazione, ecc., ma perché il contributo diagnostico non viene estrapolato dalle informazioni trasferite dal tempo. l'elemento 'Ephaptic' era già presente 10 anni prima ma non è stato decriptato.''</blockquote>


Questa non è responsabilità dell'operatore sanitario, del Servizio Sanitario e della classe politico-industriale perché ciascuno di questi attori fa quello che può con le risorse e la preparazione del contesto socio-epocale in cui vive.
Nei capitoli a seguire, tutti incentrati sulla logica, ci proponiamo di spostare l'attenzione dal sintomo e segno clinico al linguaggio macchina criptato. Le argomentazioni di Donald E. Stanley, Daniel G. Campos e Pat Croskerry sono ben accette, ma necessitano di essere reinterpretate alla luce del concetto di 'tempo' (in termini di anticipazione del sintomo) e del messaggio (come assemblatore e linguaggio macchina non verbale). Ciò, naturalmente, non inficia la validità della storia clinica (semeiotica), che si basa essenzialmente su un linguaggio verbale ancorato nella realtà medica.


Il problema, invece, sta nella mentalità dell'umanità che preferisce una realtà deterministica a una stocastica. Tratteremo questi argomenti in dettaglio.
Siamo consapevoli che il nostro "Sapiens Linux" è perplesso e si domanda:


Nei capitoli successivi, tutti di logica, cercheremo di spostare l'attenzione dal sintomo e segno clinico al linguaggio macchina crittografato: per quest'ultimo sono ben accette le argomentazioni del duo Donald E Stanley-Daniel G Campos e Pat Croskerry , ma sono da tradurre nel tema 'tempo' (anticipazione del sintomo) e nel messaggio (assemblatore e linguaggio macchina non verbale). Ciò ovviamente non preclude la validità della storia clinica (semeiotica), costruita essenzialmente su un linguaggio verbale radicato nella realtà medica.


Siamo consapevoli che il nostro Sapiens Linux è perplesso e si chiede:{{q4|potrebbe la logica del linguaggio classico aiutarci a risolvere il dilemma della povera Mary Poppins?|Vedrai che gran parte del pensiero medico si basa su  [[The logic of classical language|the logic of Classical language]] but there are limits}}
{{q4|potrebbe la logica del linguaggio classico aiutarci a risolvere il dilemma della povera Mary Poppins?|Vedrai che gran parte del pensiero medico si basa su  [[The logic of classical language|the logic of Classical language]] but there are limits}}




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