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==Riassunto==
Il Dolore Orofacciale contestualmente ai Disordini Temporomandibolari sono fenomeni fisiopatogenetici molto complessi che nonostante il dilagare degli protocolli clinici a disposizione del clinico, devono essere considerati in modo obiettivo ma critico. Se consideriamo i casi clinici già presentati e le limitazioni descritte riguardo all'errore di misurazione  '''<math>K_{brain}</math>, '''la logica di linguaggio macchina con il processo di decriptazione del codice e le limitazioni delle procedure statistiche Bayesane ci possiamo rendere conto come una diagnosi differenziale tra un Dolore Orofacciale da Disordini Temporoamndibolare e Dolore Orofacciale da Distonia oromandibolare non è proprio così ben apprezzabile. Presenteremo, perciò, due casi clinici che evidenzieranno i punti essenziali metodologici e clinici per eseguire una rapida e dettagliata diagnosi differenziale tra Dolore Orofacciale da Disordini Temporoamndibolare e Dolore Orofacciale da Distonia oromandibolare   
Il Dolore Orofacciale contestualmente ai Disordini Temporomandibolari sono fenomeni fisiopatogenetici molto complessi che nonostante il dilagare degli protocolli clinici a disposizione del clinico, devono essere considerati in modo obiettivo ma critico. Se consideriamo i casi clinici già presentati e le limitazioni descritte riguardo all'errore di misurazione  '''<math>K_{brain}</math>, '''la logica di linguaggio macchina con il processo di decriptazione del codice e le limitazioni delle procedure statistiche Bayesane ci possiamo rendere conto come una diagnosi differenziale tra un Dolore Orofacciale da Disordini Temporoamndibolare e Dolore Orofacciale da Distonia oromandibolare non è proprio così ben apprezzabile. Presenteremo, perciò, due casi clinici che evidenzieranno i punti essenziali metodologici e clinici per eseguire una rapida e dettagliata diagnosi differenziale tra Dolore Orofacciale da Disordini Temporoamndibolare e Dolore Orofacciale da Distonia oromandibolare   
   
   
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=== Introduzione ===
=== Introduzione ===


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Come ormai consueto nella presentazione di nuove sezioni di capitoli specifici è bene introdurre riferimenti recenti e documentati sull'argomento trattato che in questo caso è il 'Dolore Orofacciale' e contestualmente i Disordini Temporomandibolari (DTM). In questo senso possiamo riportare parzialmente una sintetica introduzione di Martina Ferrillo et al.<ref>Martina Ferrillo, Amerigo Giudice, Nicola Marotta, Francesco Fortunato,Daniela Di Venere,Antonio Ammendolia, Pietro Fiore, and  Alessandro de Sire. Pain Management and Rehabilitation for Central Sensitization in Temporomandibular Disorders: A Comprehensive Review. Int J Mol Sci. 2022 Oct; 23(20): 12164. Published online 2022 Oct 12. doi: 10.3390/ijms232012164. PMCID: PMC9602546. PMID: 36293017</ref> su cui faremo delle prime riflessioni concettuali riportate, come sempre, dal nostro pensieroso Linus prima di procedere alla presentazioni dei casi clinici.[[File:Question 2.jpg|center|50x50px|link=https://wiki.masticationpedia.org/index.php/File:Question_2.jpg]]L'autore evidenzia che la comorbilità dolorose orofacciali e del collo sono spesso associate al DTM.<ref>Plesh O., Adams S.H., Gansky S.A. Temporomandibular joint and muscle disorder-type pain and comorbid pains in a national US sample. J. Orofac. Pain. 2011;25:190–198.</ref> Queste condizioni coesistenti (in particolare mal di testa, emicrania e dolore al collo) non solo sono altamente associate a DTM correlati al dolore cronico, ma aumentano anche il rischio del loro sviluppo.<ref>Bender S.D. Orofacial pain and headache: A review and look at the commonalities. Curr Pain Headache Rep. 2014;18:400. doi: 10.1007/s11916-013-0400-5.</ref><ref name=":0">Botros J., Gornitsky M., Samim F., der Khatchadourian Z., Velly A.M. Back and neck pain: A comparison between acute and chronic pain-related Temporomandibular Disorders. Can. J. Pain. 2022;6:112–120. doi: 10.1080/24740527.2022.2067032. </ref><ref>Ohrbach R., Fillingim R.B., Mulkey F., Gonzalez Y., Gordon S., Gremillion H., Lim P.-F., Ribeiro-Dasilva M., Greenspan J.D., Knott C. Clinical findings and pain symptoms as potential risk factors for chronic tmd: Descriptive data and empirically identified domains from the opera case-control study. J. Pain. 2011;12:T27–T45. doi: 10.1016/j.jpain.2011.09.001</ref> La classificazione internazionale delle cefalee (ICHD)<ref>Headache Classification Committee of the International Headache Society (IHS) The International Classification of Headache Disorders; 3rd edition (beta version) Cephalalgia. 2013;33:629–808. doi: 10.1177/0333102413485658.</ref> e la DC/DTM<ref name=":4">Schiffman E., Ohrbach R., Truelove E., Look J., Anderson G., Goulet J.P., List T., Svensson P., Gonzalez Y., Lobbezoo F., et al. Diagnostic Criteria for Temporomandibular Disorders (DC/TMD) for Clinical and Research Applications: Recommendations of the International RDC/TMD Consortium Network* and Orofacial Pain Special Interest Group† J. Oral Facial Pain Headache. 2014;28:6–27. doi: 10.11607/jop.1151</ref> considerano rispettivamente le principali caratteristiche del dolore nella cefalea e nella DTM. Esistono diverse ipotesi che tentano di spiegare l'associazione tra DTM e mal di testa, tra cui la convergenza neuronale, la sensibilizzazione centrale e l'inibizione dei meccanismi di downregulation del dolore discendente.<ref name=":1">Matre D., Knardahl S. ‘Central sensitization’ in chronic neck/shoulder pain. Scand. J. Pain. 2012;3:230–235. doi: 10.1016/j.sjpain.2012.04.003. </ref><ref name=":2">Su M., Yu S. Chronic migraine: A process of dysmodulation and sensitization. Mol. Pain. 2018;14:1744806918767697. doi: 10.1177/1744806918767697.</ref> La stretta relazione tra DTM, mal di testa e dolore al collo è stata recentemente valutata non solo in termini di condivisione di meccanismi patogenetici e caratteristiche cliniche comuni, ma anche considerando che una condizione potrebbe influenzare o promuovere lo sviluppo di un'altra.<ref>Chaves T.C., Dach F., Florencio L.L., Carvalho G.F., Gonçalves M.C., Bigal M.E., Speciali J.G., Bevilaqua-Grossi D. Concomitant Migraine and Temporomandibular Disorders are Associated With Higher Heat Pain Hyperalgesia and Cephalic Cutaneous Allodynia. Clin. J. Pain. 2016;32:882–888. doi: 10.1097/AJP.0000000000000369.</ref><ref name=":0" /><ref>Gonçalves D.A., Camparis C.M., Speciali J.G., Franco A.L., Castanharo S.M., Bigal M.E. Temporomandibular disorders are differentially associated with headache diagnoses: A controlled study. Clin. J. Pain. 2011;27:611–615. doi: 10.1097/AJP.0b013e31820e12f5.</ref> Queste condizioni possono causare dolore facciale e sono frequentemente associate allo sviluppo di allodinia craniofacciale durante l'esacerbazione dolorosa.<ref name=":3">Greenspan J.D., Slade G.D., Bair E., Dubner R., Fillingim R.B., Ohrbach R., Knott C., Diatchenko L., Liu Q., Maixner W. Pain sensitivity and autonomic factors associated with development of TMD: The OPPERA prospective cohort study. J. Pain. 2013;14:T63–T74.e746. doi: 10.1016/j.jpain.2013.06.007.</ref> In effetti, il dolore in entrambe le condizioni è stato attribuito a comuni disfunzioni dei meccanismi centrali di regolazione del dolore.<ref>Furquim B.D., Flamengui L.M., Conti P.C. TMD and chronic pain: A current view. Dental Press J. Orthod. 2015;20:127–133. doi: 10.1590/2176-9451.20.1.127-133.sar.</ref><ref>Bevilaqua-Grossi D., Lipton R.B., Napchan U., Grosberg B., Ashina S., Bigal M.E. Temporomandibular disorders and cutaneous allodynia are associated in individuals with migraine. Cephalalgia. 2010;30:425–432. doi: 10.1111/j.1468-2982.2009.01928.x.</ref> D'altra parte, la concomitanza di DTM ed emicrania ha mostrato livelli peggiori di iperalgesia e allodinia cutanea, probabilmente a causa della sensibilizzazione del sistema nervoso centrale e periferico e della compromissione delle vie modulatorie discendenti del dolore.<ref>Conti P.C., Costa Y.M., Gonçalves D.A., Svensson P. Headaches and myofascial temporomandibular disorders: Overlapping entities, separate managements? J. Oral Rehabil. 2016;43:702–715. doi: 10.1111/joor.12410.</ref><ref>Furquim B.D., Flamengui L.M., Conti P.C. TMD and chronic pain: A current view. Dental Press J. Orthod. 2015;20:127–133. doi: 10.1590/2176-9451.20.1.127-133.sar.</ref><blockquote>[[File:Question 2.jpg|50x50px|link=https://wiki.masticationpedia.org/index.php/File:Question_2.jpg|left]]'''L'incertezza della misura <math>K_{brain}</math>'''
Come ormai consueto nella presentazione di nuove sezioni di capitoli specifici è bene introdurre riferimenti recenti e documentati sull'argomento trattato che in questo caso è il 'Dolore Orofacciale' e contestualmente i Disordini Temporomandibolari (DTM). In questo senso possiamo riportare parzialmente una sintetica introduzione di Martina Ferrillo et al.<ref>Martina Ferrillo, Amerigo Giudice, Nicola Marotta, Francesco Fortunato,Daniela Di Venere,Antonio Ammendolia, Pietro Fiore, and  Alessandro de Sire. Pain Management and Rehabilitation for Central Sensitization in Temporomandibular Disorders: A Comprehensive Review. Int J Mol Sci. 2022 Oct; 23(20): 12164. Published online 2022 Oct 12. doi: 10.3390/ijms232012164. PMCID: PMC9602546. PMID: 36293017</ref> su cui faremo delle prime riflessioni concettuali riportate, come sempre, dal nostro pensieroso Linus prima di procedere alla presentazioni dei casi clinici.[[File:Question 2.jpg|center|50x50px|link=https://wiki.masticationpedia.org/index.php/File:Question_2.jpg]]L'autore evidenzia che la comorbilità dolorose orofacciali e del collo sono spesso associate al DTM.<ref>Plesh O., Adams S.H., Gansky S.A. Temporomandibular joint and muscle disorder-type pain and comorbid pains in a national US sample. J. Orofac. Pain. 2011;25:190–198.</ref> Queste condizioni coesistenti (in particolare mal di testa, emicrania e dolore al collo) non solo sono altamente associate a DTM correlati al dolore cronico, ma aumentano anche il rischio del loro sviluppo.<ref>Bender S.D. Orofacial pain and headache: A review and look at the commonalities. Curr Pain Headache Rep. 2014;18:400. doi: 10.1007/s11916-013-0400-5.</ref><ref name=":0">Botros J., Gornitsky M., Samim F., der Khatchadourian Z., Velly A.M. Back and neck pain: A comparison between acute and chronic pain-related Temporomandibular Disorders. Can. J. Pain. 2022;6:112–120. doi: 10.1080/24740527.2022.2067032. </ref><ref>Ohrbach R., Fillingim R.B., Mulkey F., Gonzalez Y., Gordon S., Gremillion H., Lim P.-F., Ribeiro-Dasilva M., Greenspan J.D., Knott C. Clinical findings and pain symptoms as potential risk factors for chronic tmd: Descriptive data and empirically identified domains from the opera case-control study. J. Pain. 2011;12:T27–T45. doi: 10.1016/j.jpain.2011.09.001</ref> La classificazione internazionale delle cefalee (ICHD)<ref>Headache Classification Committee of the International Headache Society (IHS) The International Classification of Headache Disorders; 3rd edition (beta version) Cephalalgia. 2013;33:629–808. doi: 10.1177/0333102413485658.</ref> e la DC/DTM<ref name=":4">Schiffman E., Ohrbach R., Truelove E., Look J., Anderson G., Goulet J.P., List T., Svensson P., Gonzalez Y., Lobbezoo F., et al. Diagnostic Criteria for Temporomandibular Disorders (DC/TMD) for Clinical and Research Applications: Recommendations of the International RDC/TMD Consortium Network* and Orofacial Pain Special Interest Group† J. Oral Facial Pain Headache. 2014;28:6–27. doi: 10.11607/jop.1151</ref> considerano rispettivamente le principali caratteristiche del dolore nella cefalea e nella DTM. Esistono diverse ipotesi che tentano di spiegare l'associazione tra DTM e mal di testa, tra cui la convergenza neuronale, la sensibilizzazione centrale e l'inibizione dei meccanismi di downregulation del dolore discendente.<ref name=":1">Matre D., Knardahl S. ‘Central sensitization’ in chronic neck/shoulder pain. Scand. J. Pain. 2012;3:230–235. doi: 10.1016/j.sjpain.2012.04.003. </ref><ref name=":2">Su M., Yu S. Chronic migraine: A process of dysmodulation and sensitization. Mol. Pain. 2018;14:1744806918767697. doi: 10.1177/1744806918767697.</ref> La stretta relazione tra DTM, mal di testa e dolore al collo è stata recentemente valutata non solo in termini di condivisione di meccanismi patogenetici e caratteristiche cliniche comuni, ma anche considerando che una condizione potrebbe influenzare o promuovere lo sviluppo di un'altra.<ref>Chaves T.C., Dach F., Florencio L.L., Carvalho G.F., Gonçalves M.C., Bigal M.E., Speciali J.G., Bevilaqua-Grossi D. Concomitant Migraine and Temporomandibular Disorders are Associated With Higher Heat Pain Hyperalgesia and Cephalic Cutaneous Allodynia. Clin. J. Pain. 2016;32:882–888. doi: 10.1097/AJP.0000000000000369.</ref><ref name=":0" /><ref>Gonçalves D.A., Camparis C.M., Speciali J.G., Franco A.L., Castanharo S.M., Bigal M.E. Temporomandibular disorders are differentially associated with headache diagnoses: A controlled study. Clin. J. Pain. 2011;27:611–615. doi: 10.1097/AJP.0b013e31820e12f5.</ref> Queste condizioni possono causare dolore facciale e sono frequentemente associate allo sviluppo di allodinia craniofacciale durante l'esacerbazione dolorosa.<ref name=":3">Greenspan J.D., Slade G.D., Bair E., Dubner R., Fillingim R.B., Ohrbach R., Knott C., Diatchenko L., Liu Q., Maixner W. Pain sensitivity and autonomic factors associated with development of TMD: The OPPERA prospective cohort study. J. Pain. 2013;14:T63–T74.e746. doi: 10.1016/j.jpain.2013.06.007.</ref> In effetti, il dolore in entrambe le condizioni è stato attribuito a comuni disfunzioni dei meccanismi centrali di regolazione del dolore.<ref>Furquim B.D., Flamengui L.M., Conti P.C. TMD and chronic pain: A current view. Dental Press J. Orthod. 2015;20:127–133. doi: 10.1590/2176-9451.20.1.127-133.sar.</ref><ref>Bevilaqua-Grossi D., Lipton R.B., Napchan U., Grosberg B., Ashina S., Bigal M.E. Temporomandibular disorders and cutaneous allodynia are associated in individuals with migraine. Cephalalgia. 2010;30:425–432. doi: 10.1111/j.1468-2982.2009.01928.x.</ref> D'altra parte, la concomitanza di DTM ed emicrania ha mostrato livelli peggiori di iperalgesia e allodinia cutanea, probabilmente a causa della sensibilizzazione del sistema nervoso centrale e periferico e della compromissione delle vie modulatorie discendenti del dolore.<ref>Conti P.C., Costa Y.M., Gonçalves D.A., Svensson P. Headaches and myofascial temporomandibular disorders: Overlapping entities, separate managements? J. Oral Rehabil. 2016;43:702–715. doi: 10.1111/joor.12410.</ref><ref>Furquim B.D., Flamengui L.M., Conti P.C. TMD and chronic pain: A current view. Dental Press J. Orthod. 2015;20:127–133. doi: 10.1590/2176-9451.20.1.127-133.sar.</ref><blockquote>[[File:Question 2.jpg|50x50px|link=https://wiki.masticationpedia.org/index.php/File:Question_2.jpg|left]]'''L'incertezza della misura <math>K_{brain}</math>'''


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Se il termine di interferenza è positivo, allora il calcolo QP genererebbe una probabilità maggiore della sua controparte CP data dal classico FTP. In particolare, questa amplificazione di probabilità è alla base della supremazia del calcolo quantistico. Esistono numerosi dati statistici provenienti dalla psicologia cognitiva, dal processo decisionale, dalla biologia molecolare, dalla genetica e dall'epigenetica che dimostrano che i biosistemi, dalle proteine e cellule (Asano et al., 2015b)<ref>Asano M., Khrennikov A., Ohya M., Tanaka Y., Yamato I. Quantum Adaptivity in Biology: From Genetics To Cognition Springer, Heidelberg-Berlin-New York(2015)</ref> agli esseri umani (Khrennikov, 2010,<ref>Khrennikov A. Ubiquitous Quantum Structure: From Psychology To Finances Springer, Berlin-Heidelberg-New York(2010)</ref> Busemeyer e Bruza, 2012<ref>Busemeyer J., Bruza P. Quantum Models of Cognition and Decision Cambridge Univ. Press, Cambridge(2012)</ref>) usano questa amplificazione ed operano con aggiornamenti non di PC.  
Se il termine di interferenza è positivo, allora il calcolo QP genererebbe una probabilità maggiore della sua controparte CP data dal classico FTP. In particolare, questa amplificazione di probabilità è alla base della supremazia del calcolo quantistico. Esistono numerosi dati statistici provenienti dalla psicologia cognitiva, dal processo decisionale, dalla biologia molecolare, dalla genetica e dall'epigenetica che dimostrano che i biosistemi, dalle proteine e cellule (Asano et al., 2015b)<ref>Asano M., Khrennikov A., Ohya M., Tanaka Y., Yamato I. Quantum Adaptivity in Biology: From Genetics To Cognition Springer, Heidelberg-Berlin-New York(2015)</ref> agli esseri umani (Khrennikov, 2010,<ref>Khrennikov A. Ubiquitous Quantum Structure: From Psychology To Finances Springer, Berlin-Heidelberg-New York(2010)</ref> Busemeyer e Bruza, 2012<ref>Busemeyer J., Bruza P. Quantum Models of Cognition and Decision Cambridge Univ. Press, Cambridge(2012)</ref>) usano questa amplificazione ed operano con aggiornamenti non di PC.  


Se volessimo scendere un pò più in dettaglio su questo argomento ci accorgeremmo immediatamente che il limite dei linguaggi sta nel fatto che in medicina si è cognitivamente abituati a considerare le variabili ( sintomo/malattia e viceversa) dipendenti e perciò commutabili. Se un paziente è sintomatico e dunque malato ed un paziente malato è sintomatico così si spiegano i termini 'variabili dipendenti e la commutabilità'. Nella probabilità quantistica le variabili sono considerate indipendenti e non commutano e dunque il risultato potrebbe essere il seguente:  
Se volessimo scendere un pò più in dettaglio su questo argomento ci accorgeremmo immediatamente che il limite dei linguaggi sta nel fatto che in medicina si è cognitivamente abituati a considerare le variabili ( sintomo/malattia e viceversa) dipendenti e perciò commutabili. Se un paziente è sintomatico e dunque malato ed un paziente malato è sintomatico così si spiegano i termini 'variabili dipendenti e la commutabilità'. Nella probabilità quantistica le variabili sono considerate indipendenti e non commutano e dunque il risultato potrebbe essere il seguente: {{Q2|Un soggetto asintomatico potrebbe essere malato? |Forse si e forse no, dunque, ciò spiega l'indipendenza e la non commutabilità  }}


n soggetto asintomatico potrebbe essere malato? Forse si forse no e questo spiega l'indipendenza a. la non commutabilità  </blockquote>
  </blockquote>


=== Conclusione ===
=== Conclusione ===
Il Dolore Orofacciale contestualmente ai Disordini Temporomandibolari sono fenomeni fisiopatogenetici molto complessi che nonostante il dilagare degli protocolli clinici a disposizione del clinico, devono essere considerati in modo obiettivo ma critico. Se consideriamo i casi clinici già presentati e le limitazioni descritte riguardo all'errore di misurazione  '''<math>K_{brain}</math>, '''la logica di linguaggio macchina con il processo di decriptazione del codice e le limitazioni delle procedure statistiche Bayesane ci possiamo rendere conto come una diagnosi differenziale tra un Dolore Orofacciale da Disordini Temporoamndibolare e Dolore Orofacciale da Distonia oromandibolare non è proprio così ben apprezzabile. Presenteremo, perciò, due casi clinici che evidenzieranno i punti essenziali metodologici e clinici per eseguire una rapida e dettagliata diagnosi differenziale tra Dolore Orofacciale da Disordini Temporoamndibolare e Dolore Orofacciale da Distonia oromandibolare  {{Bib}}
Il Dolore Orofacciale contestualmente ai Disordini Temporomandibolari sono fenomeni fisiopatogenetici molto complessi che nonostante il dilagare degli protocolli clinici a disposizione del clinico, devono essere considerati in modo obiettivo ma critico. Se consideriamo i casi clinici già presentati e le limitazioni descritte riguardo all'errore di misurazione  '''<math>K_{brain}</math>, '''la logica di linguaggio macchina con il processo di decriptazione del codice e le limitazioni delle procedure statistiche Bayesane ci possiamo rendere conto come una diagnosi differenziale tra un Dolore Orofacciale da Disordini Temporoamndibolare e Dolore Orofacciale da Distonia oromandibolare non è proprio così ben apprezzabile. Presenteremo, perciò, due casi clinici che evidenzieranno i punti essenziali metodologici e clinici per eseguire una rapida e dettagliata diagnosi differenziale tra Dolore Orofacciale da Disordini Temporoamndibolare ( [[4° Clinical case: Temporomandibular disorders​​|4° Clinical case: Temporomandibular disorders]]​​) e Dolore Orofacciale da Distonia oromandibolare ( [[5° Clinical case: Spontaneous Electromyographic Activity​​|5° Clinical case: Spontaneous Electromyographic Activity]]​​) {{Bib}}
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